radiologo esegue un'ecografia addominale
  • 3
  • 0

A cosa serve l’Ecografia? E come funziona?

In questo articolo troverete tutto ciò che avete bisogno di sapere circa la funzione e l’esecuzione di un’Ecografia e quali sono le tipologie abitualmente eseguite.

Cos’è l’Ecografia?

Avrai sentito spesso parlare di ectomografia o, più comunemente, di Ecografia come uno degli esami più semplici e sicuri. Andiamo, quindi, a capire cos’è più nello specifico e a scoprire i suoi metodi di funzionamento e i suoi più diffusi utilizzi.

L’Ecografia, base di partenza di altri esami quali l’Ecodoppler e l’Ecocolordoppler, è una tecnica di indagine diagnostica per immagini, che si serve degli ultrasuoni e si basa sul principio dell’emissione di eco e della trasmissione delle onde ultrasonore.

L’Ecografia è un esame non invasivo e viene considerato una prima indagine o un esame di filtro rispetto a tecniche più complesse, quali TAC, Risonanze Magnetiche o angiografie, finalizzato a identificare patologie di organi, ghiandole e strutture muscolari e ad effettuare indagini specialistiche.

Come funziona l’Ecografia?

Una volta compreso che tipo di esame sia l’Ecografia, passo a spiegarvene in maniera semplice, ma accurata, il funzionamento.

L’Ecografia funziona grazie ad ultrasuoni generati per effetto piezoelettrico.
La piezoelettricità è la proprietà di alcuni materiali cristallini di vibrare ad alta frequenza se collegati ad una tensione elettrica.
Questi cristallini sono contenuti all’interno della sonda ecografica che, posta a contatto con la cute del paziente, emette raggi di ultrasuoni i quali attraversano i corpi da esaminare e ne esplorano i tessuti sottostanti.

La frequenza degli ultrasuoni utilizzati è scelta tenendo in considerazione che frequenze maggiori hanno maggiore potere risolutivo dell’immagine, perchè la loro penetrazione nei tessuti è più profonda.

Ogni tessuto ha una propria diversa resistenza ad essere attraversato dalle onde degli ultrasuoni, chiamata Impedenza Acustica.
Quando la sonda incontra un tessuto di diversa Impedenza Acustica rispetto al precedente, l’onda viene in parte riflessa e in parte assorbita dai tessuti; la parte riflessa torna, quindi, indietro portando informazioni sulla differenza di Impedenza dei diversi tessuti, che vengono elaborate da un computer e visualizzate su un monitor.

Ecco perché è necessario utilizzare un gel apposito da interporre tra la pelle e la sonda: per eliminare l’aria e permettere agli ultrasuoni di penetrare con facilità nel corpo da esaminare.

Come viene eseguita l’Ecografia?

Scopriamo ora come viene eseguita una Ecografia standard, in che modo ci viene presentata e chi è abilitato ad effettuarla.

L’Ecografia viene sempre eseguita da un medico esperto, che fa scorrere sulla zona del corpo da analizzare una sonda lubrificata da un gel a base d’acqua, per una durata complessiva compresa tra i 15 e i 30 minuti.

L’esame ecografico standard riporta su di un monitor immagini di tessuto bidimensionali in bianco e nero (2D) e, grazie alle nuove apparecchiature ecografiche adesso utilizzate, anche immagini volumetriche tridimensionali (3D – 4D) molto più accurate e simili all’originale.

L’Ecografia è un esame semplice e non invasivo, in quanto non utilizza radiazioni ionizzanti (più comunemente conosciute come “raggi X”) e, a differenza di altre indagini diagnostiche quali TAC e Risonanza Magnetica, non presenta alcun effetto collaterale ed è quindi ripetibile più volte senza alcun rischio per la salute.

Quando è utile eseguire un’Ecografia?

Poichè l’Ecografia permette di visualizzare organi e tessuti interni in modo non invasivo e rapido, solitamente viene prescritta per una prima valutazione di patologie o condizioni da monitorare. Facciamo alcuni esempi.

Come abbiamo già detto, l’Ecografia è utilizzata come prima indagine nella diagnosi della presenza di patologie negli organi analizzati.

Le più comuni sono:

  • l’Ecografia addominale: esplora il fegato, le vie biliari, i reni, il pancreas e la milza per valutare ogni possibile patologia connessa a questi organi;
  • l’Ecografia ginecologica: esamina utero, ovaie e tube uterine e analizza la presenza di eventuali anomalie, malformazioni, cisti o noduli;
  • l’Ecografia cardiaca: verifica la struttura del cuore e ne rileva eventuali alterazioni;
  • l’Ecografia della mammella: mostra eventuali neoformazioni al seno e carcinoma mammario, soprattutto nelle donne giovani;
  • l’Ecografia doppler (ecodoppler): osserva la situazione anatomico-funzionale dei grossi vasi sanguigni e del cuore;
  • l’Ecografia tiroidea: indispensabile per ottenere informazioni sulla morfologia della ghiandola tiroidea e sulla presenza di eventuali noduli;
  • l’Ecografia ostetrica: consente di osservare utero e ovaie nelle donne in stato di gravidanza ed analizzare la crescita del feto;
  • l’Ecografia pelvica: rileva la presenza di anomalie nella vescica;
  • l’Ecografia muscolare: evidenzia patologie nelle strutture muscolari e tendinee;
  • l’Ecografia alla prostata e testicoli: valuta lo stato di salute della ghiandola prostatica.

Add Comment

Your email address will not be published. Required fields are marked *